Rientra in Italia dagli Usa e porta un'azienda di tecnologie quantistiche
Pistoia: 'Pronti a fare 100 assunzioni, il 90% ricercatori'
Rientra in Italia dopo 28 anni negli Stati Uniti portando con sé un'azienda specializzata in tecnologie quantistiche e pronta ad assumere cento persone, il 90% delle quali ricercatori: Marco Pistoia, nato a Roma, dottorato di ricerca in matematica alla New York University dopo la laurea a Tor Vergata, 24 anni al centro di ricerca Ibm Watson e sei anni direttore della ricerca a JPMorgan, si prepara a trasferirsi stabilmente nella sua città dal primo gennaio 2026 con l'azienda IonQ Italia, della quale è stato nominato amministratore delegato. A Roma intende anche portare un computer quantistico. "E' in corso quello che definiamo un 'rinascimento quantistico', una nuova opportunità che nasce da una tecnologia completamente innovativa, che richiede computer di nuovo tipo e nella quale l'Italia può giocare un ruolo fondamentale", dice Pistoia all'ANSA. "L'Italia è ricca di eccellenze nel settore scientifico e oggi è leader mondiale nel calcolo quantistico". Per questo, aggiunge, "siamo felici di incoraggiare i professionisti italiani a collaborare con noi. Sto già ricevendo tantissime richieste da ricercatori". L'idea è di "collaborare anche con aziende locali, università e governo" e di fornire tecnologie quantistiche a chi le richiede, a seconda delle esigenze. "Lavoreremo on demand, ma faremo anche proposte". Sono tecnologie che riguardano numerosi ambiti, come il calcolo, la sicurezza, le reti di computer e i sensori necessari alle misure di precisione. "Siamo l'unica azienda al mondo ad avere tutte e quattro queste tecnologie - rileva - e le porteremo tutte in Italia". Numerose le possibili applicazioni: "Le banche, per esempio, sono interessate all'ottimizzazione del portafoglio, analisi del rischio, scoperta delle frodi. Sono interessate - prosegue Pistoia - anche l'industria chimica e quella farmaceutica, per lo sviluppo di molecole per nuovi farmaci e vaccini, o per il settore dei nuovi materiali, per produrre plastiche biodegradabili e carburanti meno inquinanti, o ancora per l'energia, per costruire pannelli solari e batterie più efficienti". In generale, le tecnologie quantistiche possono aiutare a risolvere "problemi con un elevato livello di complessità, che oggi sono affrontati con un alto grado di approssimazione. Il quantum computing - osserva Pistoia - riduce la complessità". Fra le tecnologie oggi adottate per costruire i computer quantistici, quella che Pistoia con la sua azienda intende utilizzare in Italia, prima a Como e poi a Roma, si basa sugli ioni, ossia atomi ai quali è stato sottratto un elettrone e che possono essere manipolati con campi elettromagnetici. "Una volta intrappolati in una sorta di gabbia, gli ioni hanno proprietà molto stabili con margine di errore di solo 0,01%, e anche questo verrà eliminato con la tecnologia di correzione dell'errore".
W.Widmer--HHA