Hamburger Anzeiger - Regione Lazio verso strategia per malattie delle valvole cardiache

Regione Lazio verso strategia per malattie delle valvole cardiache

Regione Lazio verso strategia per malattie delle valvole cardiache

Aurigemma, "Superare le disuguaglianze è una responsabilità istituzionale"

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Creare una rete dedicata alle malattie delle valvole cardiache, basata su un modello organizzativo integrato e coordinato tra strutture ospedaliere e territorio. È una delle proposte lanciate questa mattina dal convegno 'Lazio Full Valve', promosso dalla Società Italiana di Cardiologia Interventistica (GISE) - Sezione Lazio. "Nel corso dell'iniziativa è stata condivisa la necessità di rafforzare, in modo strutturato e omogeneo sul territorio, la presa in carico dei pazienti affetti da patologie valvolari e da stenosi aortica, favorendo percorsi assistenziali chiari e tempi di accesso appropriati alle diagnosi e ai trattamenti, soprattutto le procedure transcatetere (come la sostituzione valvolare aortica per via percutanea)", ha illustrato Cristian Di Russo, delegato regionale per il Lazio della Società Italiana Cardiologia Interventistica - Gise. Tra gli indirizzi proposti, l'istituzione di un tavolo tecnico regionale, la mappatura dell'offerta esistente, la definizione di criteri e requisiti per i centri, l'adozione di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (Pdta) e indicatori di esito e qualità, con attenzione all'equità di accesso e alla continuità di cura. "A seguito del confronto, la Regione Lazio ha recepito le istanze emerse durante i lavori e ha avviato iniziative regionali finalizzate alla creazione di una rete dedicata alle valvulopatie", ha aggiunto Di Russo. "Garantire equità di accesso alle cure, superando le disuguaglianze territoriali, è una responsabilità istituzionale che non possiamo più rimandare», ha affermato Antonello Aurigemma, coordinatore della conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. "L'obiettivo comune deve essere quello di abbattere le barriere ancora esistenti e garantire a tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo di residenza, pari opportunità di accesso alle cure più appropriate e avanzate", ha concluso.

I.Hernandez--HHA